Austria: stop al sesso a pagamento, campagna per aiuto a vittime della tratta della prostituzione – Agensir
Domenica 30 luglio è stata la Giornata internazionale contro il traffico degli esseri umani: i dati statistici mondiali diffusi dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga ed il crimine (Unodc) parlano di pochi casi denunciati e poche cause giungono in tribunale. Il 71% delle vittime della tratta sono donne e bambine schiavizzate e introdotte nel circuito della prostituzione. In Austria nove prostitute su dieci sono straniere, come riporta l’edizione di ieri del settimanale dell’arcidiocesi di Vienna, “Der Sonntag – la Domenica”, che cita l’attività della associazione “Solwodi – Solidarietà con le donne in difficoltà” con l’iniziativa “Stop Sexkauf – Stop sesso a pagamento”: Solwodi aiuta le donne vittime della tratta e della prostituzione forzata. La suora francescana Anna Mayrhofer, responsabile del Solwodi Austria, ha aiutato molte donne a smettere di prostituirsi e fuggire dagli aguzzini. Le donne arrivano dai Paesi dell’ex Unione Sovietica, e dell’est europeo, oltre che dall’Asia e dall’Africa. Come riporta “DerSonntag”, il contatto arriva dopo anni di sfruttamento e violenze, con il ricovero in appartamenti segreti a Vienna ed Innsbruck, dove Solwodi protegge le ex prostitute che riescono a ricostruirsi una vita. L’iniziativa propone il divieto a livello nazionale della pubblicità per la prostituzione, l’impunibilità per le schiave del sesso e la assistenza per il recupero psicofisico e il diritto di asilo. Nel 2016, 38 donne sono entrate in contatto con l’associazione, provenienti da Bulgaria, Romania, Ungheria e Nigeria: più della metà era incinta o con figli piccoli.