Prostitute: le minorenni sempre di più “Sono soprattutto nigeriane”
Ad affermarlo è la Comunità Papa Giovanni XXIII che opera in diverse zone d’Italia. In due mesi, su 45 prostituto, 20 presumibilmente non erano maggiorenni
Ad affermarlo è la Comunità Papa Giovanni XXIII che opera in diverse zone d’Italia. In due mesi, su 45 prostituto, 20 presumibilmente non erano maggiorenni
Cresce il numero di prostitute minorenni sulle strade veronesi e italiane. In alcune zone, la loro percentuale sul totale arriva al 50%. A dirlo è la Comunità Papa Giovanni XXIII che con 31 unità di strada opera in varie città italiane, tra cui Verona.
In due mesi di osservazione, dicembre 2016 e gennaio 2017, l’unità di strada di Verona sud ha segnalato la presenza di 20 ragazze presunte minorenni su un totale di 45. Dichiarano di avere 18 anni, oppure 21, ma il loro corpo e i loro atteggiamenti dimostrano con ragionevole certezza che in realtà sono minorenni. “A volte sono le stesse vittime presenti da più tempo a segnalarci preoccupate la presenza di ragazzine minorenni, chiedendoci di intervenire”, raccontano i volontari delle unità di strada.
Il fenomeno riguarda soprattutto minorenni nigeriane. “Quelle che incontriamo in questo periodo sono tutte nuove – spiegano i responsabili dell’unità di strada di Verona – Ci raccontano di essere arrivate da uno o due mesi con i barconi, dopo essere passate dalla Libia”.
“Questa violenza protratta nei confronti di ragazzine è un fatto inaccettabile – ha dichiarato Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII – Chiediamo ai responsabili delle forze dell’ordine di applicare la legge che punisce con una pena da 1 a 6 anni di reclusione chiunque commette atti sessuali a pagamento con minorenni di età compresa tra i 14 e i 18 anni, mentre sotto i 14 anni è previsto il reato di pedofilia”.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, la Comunità Papa Giovanni XXIII organizza una serie di eventi in occasione dell’8 febbraio, giorno dedicato a santa Giuseppina Bakhita, che fu resa schiava all’età di 7 anni ed è oggi simbolo di riscatto per le vittime di tratta.
L’8 febbraio a Verona si terrà una fiaccolata per le vie della città con partenza alle 20.30 da Castelvecchio. Alle 21.30 veglia di preghiera nella Chiesa di S.Zeno con Mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia, Mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona, Mons. Pierantonio Pavanello, vescovo di Adria-Rovigo e Mons. Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza.
La Comunità Papa Giovanni XXIII ha anche lanciato negli scorsi mesi la campagna “Questo è il mio corpo”, che propone delle azioni per chiedere al parlamento e al governo italiani una legge che sanzioni il cliente, sulla scia del “modello nordico”, adottato in Svezia, Norvegia, Islanda, Francia, e auspicato dall’Unione europea.
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Data 2 Febbraio 2017 – Fonte veronasera
La Comunità Papa Giovanni XXIII in 25 anni di attività di contrasto alla tratta, ha liberato circa 5000 persone, operando attraverso le Unità di strada attive in 12 Regioni. Considerando le persone aiutate anche attraverso la preziosa collaborazione con altri enti ed associazioni, il numero di donne assistite in questi anni sale ad almeno 7000.